Fattori pre-operatori associati a esito avverso dopo sostituzione della valvola tricuspide
I fattori pre-operatori associati ad aumento della mortalità e a un esito non-favorevole dopo sostituzione della valvola tricuspide nei pazienti con grave rigurgito tricuspidale sono poco conosciuti.
Sono stati analizzati, in maniera retrospettiva, 189 pazienti ( 37% uomini; età 67.5 anni ) sottoposti a sostituzione della valvola tricuspide per rigurgito tricuspidale.
Il tasso di mortalità operatoria osservato è stato pari al 10% ed è risultato associato a pompa a palloncino intra-aortica ( odds ratio [OR], 3.2; P inferiore a 0.0001 ) o presenza di sintomi gravi ( classe NYHA IV rispetto alle classi II e/o III ) al momento dell’intervento chirurgico ( OR=1.7; P=0.02 ).
Al termine del follow-up ( 29.3 mesi ), 70 pazienti ( 37% ) erano deceduti, 6 ( 3% ) hanno avuto bisogno di un nuovo intervento alla tricuspide e 41 ( 21.7% ) sono stati ricoverati per scompenso cardiaco.
Il 41.3% ( n=78 ) pazienti sono risultati liberi da eventi cardiovascolari ( decesso, rioperazione della tricuspide o ricovero per scompenso cardiaco ).
Il solo parametro ecocardiografico indipendentemente associato a esiti avversi è stata una diminuzione nel RIMP ratio. ( right index of myocardial performance ratio ).
La mortalità per tutte le cause è risultata indipendentemente associata a un più alto indice di Charlson ( hazard ratio [ HR ] 1.18; P=0.03 ), più corto RIMP ratio ( 0.91; P=0.005 ) e classe New York Heart Association IV pre-operatoria ( 1.71; P inferiore a 0.0001 ).
In 68 pazienti con sostituzione isolata della valvola tricuspide, le associazioni tra corto RIMP ratio, alto indice di Charlson, classe NYHA IV, e aumento della mortalità sono rimasti significativi.
In conclusione, la sostituzione della valvola tricuspide per grave rigurgito tricuspidale può essere effettuata con un’accettabile mortalità operatoria se i pazienti sono sottoposti a intervento chirurgico prima dell’insorgenza di sintomi di scompenso cardiaco avanzato.
La mortalità tardiva è associata a un alto indice di Charlson, corto RIMP ratio, classe NYHA avanzata. ( Xagena2011 )
Topilsky Y et al, Circulation 2011; 123: 1929-1939
Cardio2011 Chiru2011